Che sia reciso o in vaso, strutturato a formare “pareti a verde verticale” o fissato su pannelli di muschio o licheni stabilizzati, il verde negli interni arreda e fa tendenza rispecchiando il bisogno, sempre più consapevole, di sentirsi in connessione con la natura.
Particolare di un pannello di licheni stabilizzati realizzato da Recupero (S)punti di vista, di Paolo Berlingieri.
Riguardo alle ultime tendenze in fatto di arredo lo stile “urban jungle” è quello che più di tutti pone il suo focus sull‘uso di piante rigogliose ed esotiche, imponenti per dimensione e quantità, per craere angoli di natura selvaggia e lussureggiante: tra i divani, sopra ai mobili e agli scaffali, nei bagni, intorno alle vasche free-standing e persino in camera da letto.
Partito dall’America ed affermatosi su scala internazionale, l’urban jungle nasce in risposta alla scarsità di verde, di aria pulita e di natura negli appartamenti di città.
Alcuni esempi tratti da Pinterest.
In Italia l’urban jungle si è affermato soprattutto nell’oggettistica di arredo, quali tessili, quadri, soprammobili (vedi Maison du Monde, Zara Home, Coin Casa, ecc) e nei temi figurativi delle carte da parati (uso spesso quelle di cartedaparatideglianni70.com) in favore di soluzioni più pratiche per creare ambientazioni tropicali.
Al di là delle tendenze le piante sono un ottimo espediente per:
1) Rivitalizzare interni datati, “piatti”. Il verde apporta una decorazione viva e fresca che distoglie l’attenzione dal resto.
Come fare. Raggruppa le piante in composizioni a salire verso l’alto, intorno ai mobili più brutti o “poveri” o direttamente sopra di essi. Non devono essere necesariamente piante costose, né dovrai dare troppa importanza al tipo di vaso da utilizzare, poichè vincerà il decoro d’insieme dato dal fogliame. L’unica accortezza che devi avere è di giocare con le diverse forme e dimensioni delle foglie. A seconda dei casi, per limitare l’utilizzo di piante vere, potrai pensare di dedicare una parete (o un angolo) ad una carta da parati a fantasia vegetale, avendo però cura di accostarvi anche qualche pianta vera (in alternativa, tingere la parete di verde).
La parola d’ordine, pertanto, sarà: varietà di essenze.
Alcuni esempi by Pinterest.
Immagina questo bagno spoglio dalle piante: non risulterebbe troppo asettico, freddo, tipo ospedale?
Osserva questo ambiente dagli arredi ordinari. Non credi che risulti piacevole e fresco anche grazie alle piante?
Questa zona giorno, allestita con “arredi di fortuna”, risulterebbe così accogliente senza “il verde”? Non trovi che funzioni da “collante”, da struttura, per l’unità d’insieme dell’arredo?
E questa fantasia a foglie di Monstera deliciosa della cartadaparatideglianni70.com non credi che aggiunga brio e valorizzi il mobile scuro?
2) Rendere più confortevoli gli ambienti poco arredati.
Come fare. Scegli due angoli vuoti, ben illuminati, meglio se contrapposti, e realizza composizioni di verde.
In uno puoi posizionare piante piccole e medie, a scalare in altezza, creando vari livelli; ti puoi aiutare con alzate porta-vaso o tavolini vari. Nell’altro scegli una pianta più importante per dimensione e altezza e, se non vi sono mobili vicini, affiancale una seduta, magari un poggiapiedi, uno o due tavolini da caffè ed una luce (anche da terra).
La parola d’ordine sarà: crea angoli di relax verde.
Alcuni esempi by Pinterest.
3) Riequilibrano ambienti troppo “caldi” o troppo “freddi”.
Come fare. Dissemina piante a tuo piacimento (o nei modi descritti sopra): tra gli arredi, sopra ad un ripiano, appendendole a soffitto o in fila su di un tirante, ecc. Attenuerai i toni e spezzerai la monotonia cromatica.
La parola d’ordine sarà: “semina” il verde.
Alcuni esempi by Pinterest.
Non credi che questo ambiente dai toni caldi e dai mobili classici e scuri, senza alcuna pianta, risulterebbe più “pesante”?
E questo interno modernissimo in total white, non sarebbe troppo “freddo”?
E questo soggiorno dai mobili monocromatici non risulterebbe “piatto”?
Stesso discorso vale anche per gli interni in stile industriale e vintage, mentre per quelli casual (con bianco, grigio e nero), il verde misto a complementi in legno chiaro e vimini (di sedute, ceste, lampadari, tappeti, ecc) è adesso un must!
Ma cosa c’è da tener in conto quando si arreda con le piante?
_Un effetto per ogni verde.
- La scelta del colore è qualcosa di personale perché rimanda ad emozioni e ricordi differenti per ognuno di noi.
Tuttavia, di solito, il verde intenso cattura l’attenzione mentre un verde lime rilassa maggiormente. Le foglie screziate di bianco aggiungono luce e senso di leggerezza mentre il verde scuro è più elegante e capace di ricreare un’atmosfera vintage (soprattutto se accostato a mobili in legno scuro).
_Sfrutta la varietà dei toni, e quella della forma delle foglie, per creare personali composizioni decorative.
Considera che:
la bellezza di alcune foglie (tipo la già citata Monstera deliciosa, la Palma, i Ficus dalle grandi foglie, fino ai rametti di Eucalipto) fanno decorazione a sé; le puoi usare singole o a coppia anche i piccoli vasetti, come fossero fiori.
_Anche il vaso fa la sua parte.
Se opti per una presenza di verde puntuale, vasi e supporti avranno un peso visivo maggiore sulla composizione verde e nell’arredo della stanza. La loro scelta, pertanto, dovrà essere più accorta diventando, in alcuni casi, prioritaria rispetto al contenuto.
_Potrai sceglierli in accordo allo stile del tuo arredo o in contrasto, per creare piacevoli effetti sorpresa.
- Considera che:
- vasi in vetro (trasparente o colorato) e in metallo (dorato o nero) aggiungono eleganza e sofisticazione;
- vasi in ceramica grezza o artistica dialogano sia con interni rustici che con quelli moderni-casual;
- ceste in vimini e vasi in legno sono perfetti per creare interni boho-chic o per “scaldare” arredi moderni dai toni neutri.
- accessori in ferro e ferro laccato, un po’ consunto, (oltre al vetro e ai più fantasiosi oggetti di recupero utilizzati per alloggiare piante e fiori), si addicono ad interni shabby, vintage e industriale.
_Le piante discendenti (Felci, Edera, Potus, Orchidee, Molice, ecc) sono molto di tendenza e danno subito un tocco di grazia ed eleganza agli ambienti, come potrai vedere dalle immagini che seguono del ristorante “Antico Traiano” a Lido di Ostia (Rm) che le ha usate per creare un’effetto scenico-decorativo di forte impatto visivo ed emozionale.
Ad una struttura contro-soffitto reticolare sono stati attaccati decine e decine di vasi di Potus, sia per schermare gli impianti al di sopra, sia per creare un ornamento che non è solo molto piacevole, ma anche fono-assorbente. Personalmente lo ritengo azzeccato anche per bilanciare i toni caldi di questo interno.
Certo, circondarsi di così tante piante implica avere anche il tempo (e la passione) per prendersene cura. E se ciò non ti passa neanche per l’anticamera del cervello fai come dice il detto: “meglio poche ma buone”, ma ti prego: non scadere in piante e fiori finti! Non trovi che sarebbe una contraddizione in termini? Voler suggerire la freschezza con della plastica; la naturalezza e la vita con l’artificio che sbiadirà nel tempo e si riempirà di polvere?! Meglio ricorrere ad immagini, a carta da parati, ad oggettistica a tema e scegliere una sola pianta (tipo l’ornamentale e rigogliosa Monstera deliciosa o un’alberello di Ficus Lyrata, presenti nella maggior parte delle foto che ho postato).
Ma se è vero che il gusto è un fatto soggettivo, oggettiva e ben consapevole deve essere la scelta delle specie da acquistare, in base alle condizioni di illuminazione, umidità e temperatura relativa del luogo in cui le vorrai posizionare. Rimandando ad altre sedi più competenti l’approfondimento di questi aspetti, vorrei comunque concludere questo articolo con dei consigli generali sulla cura delle piante (quelli che ricordo, trasmessi dalla mia nonna).
- Mai annaffiare le piante nelle ore calde del giorno per non causare uno chock termico.
- Evitare il ristagno d’acqua nel sottovaso se il tenore di umidità nell’ambiente è giusto: eviterete il marciume radicale.
- Non eccedere con l’acqua. Darne troppa, o con troppa frequenza, può far morire la pianta. Regolarsi sentendo la terra: se umida non è necessaria a meno che la pianta non debba fiorire.
- Rinvasare periodicamente (almeno una volta l’anno) per sostituire il terriccio impoverito dei nutrienti e per dare più spazio all’apparato radicale. Tale operazione ne favorirà la crescita.
- Posiziona dei cocci sopra ai fori del vaso, prima di riempirli di terra.
- Meglio un’annaffiatura capillare, con sistema “goccia a goccia”, piuttosto che un getto d’acqua repentino ed abbondante che passa e “lava” il terreno (oppure annaffiare con lentezza).
- Nebulizza acqua sulle foglie delle piante tropicali o quando gli ambienti sono particolarmente caldi sia d’inverno che d’estate; (ottimo anche per lavarle dalla polvere).
- Non cambiare di frequenza posizione alle piante: come noi, soffrono i cambiamenti e necessitano di un po’ di tempo per ambientarsi;
- Vicine ad altre è meglio.
- Lei non parlava con le piante, ma è scientificamente dimostrato che il loro campo bioenergetico influisce sul nostro stato d’animo e viceversa. Quindi, accarezzarle ed essere “positive” non potrà far loro altro che bene (ed anche a noi)!
E adesso tocca a te e se vuoi qualche consiglio personalizzato, non esitare a scrivermi in privato!
Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti ringrazio per aver letto fino a qui.
“Quando si agisce è segno che ci si aveva pensato prima: l’azione è come il verde di certe piante che spunta appena sopra alla terra, ma provate a tirare e vedrete che radici profonde”.
(Alberto Moravia)